Heliamphora heterodoxa x nutans

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Pianta carnivora tropicale di livello intermedio.
Heliamphora heterodoxa x nutans è una delle heliamphore di più facile coltivazione. E’ l’ibrido tra 2 specie molto adattabili: H. nutans, che ha un vasto areale e si ritrova su numerosi Tepui in Venezuela, Brasile e Guyana, ed H. heterodoxa, che oltre a crescere sulle vette di questi monti si trova anche ad altitudini meno elevate sulla Gran Sabana.

Per questo motivo prospera anche in condizioni tropicali intermedie ed è un’ottima scelta per chi si approccia per la prima volta a questo genere di piante carnivore.

Produce generalmente ascidi verdi con l’interno rosso, così come l’opercolo.

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Pianta carnivora tropicale di livello intermedio.
Heliamphora heterodoxa x nutans è una delle heliamphore di più facile coltivazione. E’ l’ibrido tra 2 specie molto adattabili: H. nutans, che ha un vasto areale e si ritrova su numerosi Tepui in Venezuela, Brasile e Guyana, ed H. heterodoxa, che oltre a crescere sulle vette di questi monti si trova anche ad altitudini meno elevate sulla Gran Sabana.

Per questo motivo prospera anche in condizioni tropicali intermedie ed è un’ottima scelta per chi si approccia per la prima volta a questo genere di piante carnivore.

Produce generalmente ascidi verdi con l’interno rosso, così come l’opercolo.

Gli esemplari proposti sono coltivati in substrato inorganico di alta qualità, costituito da kanuma e tufo. Dato il tipo di substrato si consiglia la coltivazione con qualche cm di acqua sempre presente nel sottovaso.

 

Coltivazione Heliamphora

Le Heliamphora sono piante carnivore imparentate con Sarracenia e Darlingtonia, ma che crescono sulla cima di altipiani tropicali in Sud America chiamati Tepui. Catturano varie tipologie di prede, comprese mosche, vespe e formiche. La loro coltivazione è abbastanza ostica ed in genere prevede l’uso di terrari attrezzati ad hoc.

LUCE: apprezzano molto sole, come le sarracenie, ma per evitare il surriscaldamento in coltivazione si può avere più successo coltivandola solo al sole del mattino o al sole filtrato tutto il giorno. Con la luce artificiale, le luci led a spettro completo, da 30000-70000 lux, danno i risultati migliori.

Anche il fotoperiodo (le ore di luce giornaliere) ha un impatto sulla crescita delle heliamphore. L’ideale sarebbe un fotoperiodo di 10-14 ore. Se si scende sotto le 10 ore si avrà una crescita rallentata (ad esempio in inverno con luce naturale). Se possibile, si consiglia di integrare il fotoperiodo con un paio d’ore di luce artificiale in inverno.

ACQUA E UMIDITÀ: a differenza di molte altre specie di piante carnivore, che amano essere mantenute bagnate fradice durante la loro stagione di crescita, le Heliamphora preferiscono essere mantenute sempre tra l’umido ed il bagnato. L’ideale sarebbe annaffiarle dall’alto con acqua fresca o refrigerata, ma è possibile anche porle su di un sottovaso con 1-2 cm d’acqua ed aspettare che sia evaporata completamente prima di rabboccarla. Utilizza sempre solo acqua demineralizzata, da osmosi inversa o piovana.

Quando si coltivano le heliamphore, si consiglia di garantire loro un’umidità elevata, sempre sopra al 70%. Si consiglia l’uso di un nebulizzatore. È però anche importante fornire loro un buon movimento d’aria, magari installando una ventolina nel terrario.

TEMPERATURA: le Heliamphora sono piante tropicali di montagna che non hanno bisogno di periodi di riposo, e in generale il range di temperatura ottimale è di 7-25°C. Una forte escursione termica tra giorno e notte è sicuramente benefica.

Tuttavia, molti degli ibridi che produciamo qui nel nostro vivaio, possono prosperare anche a temperature un po’ più alte: ad un intervallo di temperatura di 12-30°C, con un po’ di movimento d’aria.

SUBSTRATO: la maggior parte dei coltivatori esperti ha il proprio substrato preferito, e quello che funziona bene in un certo ambiente può non funzionare in un altro. Il fattore fondamentale da tenere a mente è che deve essere sufficientemente aperto da consentire un buon drenaggio, ma anche essere in grado di trattenere un’umidità sufficiente per la pianta. Noi usiamo con successo sia il mix di torba bionda acida di sfagno e perlite in rapporto 1:2, sia il mix di fibra di cocco e perlite in rapporto 1:1, sia lo sfagno secco reidratato puro o con perlite. Se dovessimo consigliarne uno, sceglieremmo sempre lo sfagno.

Negli ultimi anni stanno prendendo piede i substrati inorganici (principalmente kanuma), grazie ai quali sembra sia possibile coltivare le heliamphore con minore sforzo, quasi come fossero sarracenie.

ALIMENTAZIONE E CONCIMAZIONE: Essendo difficile coltivarle all’aperto, dove potrebbero catturare da sole le proprie prede, è possibile integrare la loro dieta con un fertilizzante fogliare da applicare una volta al mese. Generalmente va bene usare 1/10 del dosaggio raccomandato in etichetta di un qualsiasi concime universale con microelementi. Si può anche concimare direttamente in ascidio.

Peso 0,2 kg
taglia

M, M/L in substrato inorganico, L in substrato inorganico, XL in substrato inorganico

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