Heliamphora

Il genere Heliamphora comprende almeno 23 specie e numerosi ibridi, tutti endemici degli altipiani Sudamericani detti Tepui (letteralmente “Casa degli Dei”) e della Gran Sabana.
Le foglie, arrotolate e con i margini fusi, agiscono da trappole tubulari (ascidi) riempite d’acqua piovana dove annegano le prede, che vengono attirate dal nettare prodotto a livello dell’opercolo (in genere a forma di cucchiaino). A differenza di altri generi di piante carnivore ad ascidio, le heliamphore non secernono enzimi digestivi, ma si avvalgono dell’aiuto di alcuni batteri ed altri micro- e macro-organismi che vivono all’interno delle loro trappole per consumare le proprie prede.
In natura vivono in habitat particolarmente ostili, con venti sferzanti e sole battente che si alterna ad improvvisi temporali. Le temperature sono miti di giorno (20-25°C) e calano drasticamente di notte (5-10°C), in qualunque periodo dell’anno. Queste condizioni non sono facili da riprodurre in coltivazione, ed infatti questo è un genere di piante carnivore normalmente riservato agli appassionati esperti, ma esistono un paio di specie ed alcuni ibridi decisamente meno complicati con cui poter fare pratica.

 

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  • Piante

    Heliamphora chimantensis

    15,00 25,00 

    Pianta carnivora da collezione.
    Heliamphora chimantensis è una specie endemica del massiccio del Chimantá in Venezuela.
    Nel suo habitat forma enormi colonie clonali, nel corso di molti decenni, in ambienti palustri in pieno sole, ma in coltivazione si hanno migliori risultati evitando i ristagni prolungati.

    Produce ascidi verdi alti fino a 30 cm, sormontati da un opercolo verticale rosso.
    Specie consigliata ai coltivatori esperti.

  • Piante

    Heliamphora folliculata (Aparaman Tepui, Venezuela)

    18,00 25,00 

    Pianta carnivora da collezione.
    Heliamphora folliculata è una specie endemica del gruppo di Tepui denominati Aparaman, in Venezuela.
    Produce ascidi di 20-30 cm dalla forma singolare, fortemente schiacciati anteriormente, tanto che se visti dall’alto sembrano reniformi. Le trappole più vecchie possono essere completamente rosse, mentre quelle più recenti sono verdi venate di rosso. L’opercolo è molto piccolo e rosso, fortemente protruso in avanti, a forma di elmetto.
    Rispetto alle altre specie di Heliamphora tende a produrre ascidi più prostrati e rosette allargate.

    Specie consigliata ai coltivatori esperti.

  • Piante

    Heliamphora heterodoxa x minor

    10,00 20,00 

    Pianta carnivora tropicale di livello intermedio.
    Heliamphora heterodoxa x minor è probabilmente la heliamphora più facile da coltivare in assoluto. E’ l’ibrido tra le 2 specie più adattabili, che oltre a crescere sulle vette dei monti Tepui, si trovano anche ad altitudini meno elevate sulla Gran Sabana.

    Per questo motivo prospera anche in condizioni tropicali intermedie ed è la scelta migliore per chi si approccia per la prima volta a questo genere di piante carnivore.

    Produce ascidi verdi spesso con margini della bocca, nervatura centrale posteriore e ala frontale rossi, così come l’opercolo.

  • Piante

    Heliamphora heterodoxa x nutans

    18,00 36,00 

    Pianta carnivora tropicale di livello intermedio.
    Heliamphora heterodoxa x nutans è una delle heliamphore di più facile coltivazione. E’ l’ibrido tra 2 specie molto adattabili: H. nutans, che ha un vasto areale e si ritrova su numerosi Tepui in Venezuela, Brasile e Guyana, ed H. heterodoxa, che oltre a crescere sulle vette di questi monti si trova anche ad altitudini meno elevate sulla Gran Sabana.

    Per questo motivo prospera anche in condizioni tropicali intermedie ed è un’ottima scelta per chi si approccia per la prima volta a questo genere di piante carnivore.

    Produce generalmente ascidi verdi con l’interno rosso, così come l’opercolo.

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