Drosera binata var. multifida f. extrema

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Pianta carnivora temperata adatta ai principianti.
Drosera binata è una specie nota per la sua capacità di diventare un bel “cespuglio” mangia insetti. D. binata var. multifida f. extrema rispecchia perfettamente questa descrizione, ed è quella che può raggiungere le dimensioni maggiori, soprattutto se le viene dato abbastanza spazio per l’apparato radicale. Le foglie inoltre sono talmente biforcate da funzionare come delle ragnatele che non lasciano alcuno scampo agli ignari insetti volanti.

Nel periodo invernale va in stasi vegetativa (dormienza), durante la quale perde le foglie e si riduce al solo apparato radicale. Non teme il gelo, ma i migliori risultati si hanno coltivandola a temperature sempre sopra lo zero.

E’ una pianta molto adattabile ed è ottima per i coltivatori alle prime armi.

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Pianta carnivora sub-tropicale adatta ai principianti.
Drosera binata è una specie nota per la sua capacità di diventare un bel “cespuglio” mangia insetti. Alcune varietà infatti possono raggiungere dimensioni notevoli, con foglie appiccicose di varie decine di cm e con varie decine di biforcazioni, su piccioli di oltre mezzo metro. D. binata var. multifida f. extrema rispecchia perfettamente questa descrizione, ed è quella che può raggiungere le dimensioni maggiori, soprattutto se le viene dato abbastanza spazio per l’apparato radicale. Le foglie inoltre sono talmente biforcate da funzionare come delle ragnatele che non lasciano alcuno scampo agli ignari insetti volanti. In natura le foglie possono avere oltre 100 punte! In coltivazione non si riesce ad arrivare a tali risultati, ma risultano ugualmente spettacolari.

Quando la pianta comincia ad avere una certa dimensione, molti preferiscono coltivarla in vasi senza fori tenuti appesi, in modo che le foglie possano assumere il portamento ricadente tipico degli esemplari maturi.

D. binata si trova in natura in tutta l’Australia meridionale, nonché in Nuova Zelanda e Tasmania. Questa varietà nel periodo invernale va in stasi vegetativa (dormienza), durante la quale perde le foglie e si riduce al solo apparato radicale. Non teme il gelo, ma i migliori risultati si hanno coltivandola a temperature sempre sopra lo zero.

La fioritura avviene tra la primavera e l’estate. I fiori bianchi sono autofertili ma non auto-impollinanti, per cui è bene intervenire manualmente se si vuole ottenere i semi.

E’ una pianta molto adattabile ed è ottima per i coltivatori alle prime armi.

 

Coltivazione Drosera

Le drosere sono piante carnivore con foglie appiccicose che catturano principalmente piccoli insetti volanti, come moscerini e zanzare.
Esistono oltre 200 specie appartenenti al genere Drosera, distribuite in tutto il mondo e con esigenze estremamente diversificate. Qua vengono riportate delle considerazioni generali che vanno poi integrate con informazioni più dettagliate su ogni gruppo di specie.

SOLE: sole pieno o mezz’ombra. La maggior parte delle specie di Drosera richiede almeno 4 ore di luce diretta per prosperare. Se la tua Drosera non produce colla, molto probabilmente ha bisogno di più luce.

ACQUA: la maggior parte delle drosere prospera con il metodo del sottovaso, che mantiene il substrato costantemente bagnato.

Alcune specie però hanno esigenze idriche particolari. Le specie a crescita invernale, ad esempio, richiedono periodi di completa dormienza estiva, momento in cui il terreno deve essere asciugato. Con l’avvicinarsi dell’estate, aspetta che la pianta cominci a seccare, quindi riduci l’irrigazione in modo che il substrato si asciughi gradualmente nel corso di un mese. Conserva il vaso in un luogo fresco e asciutto durante la dormienza estiva e spruzzalo con acqua una volta ogni due settimane.

Utilizza sempre solo acqua demineralizzata, da osmosi inversa o piovana.

TEMPERATURA: siccome le drosere crescono in tutto il mondo, le diverse specie si sono abituate ai climi più disparati. Le drosere temperate richiedono inverni freddi (vedi le istruzioni sulla dormienza di Sarracenia). Le drosere subtropicali si adattano bene ai davanzali, alle serre fredde o ai terrari e apprezzano le notti fresche. Le drosere a crescita invernale provenienti dall’Australia e dal Sud Africa e le drosere pigmee possono essere coltivate all’aperto in un clima mediterraneo senza gelo o in una serra fredda. Le drosere picciolate e le sorelle del Queensland hanno bisogno di temperature superiori ai 20°C tutto l’anno.

SUBSTRATO: in linea generale bisogna usare torba bionda acida di sfagno e perlite, in un rapporto qualsiasi da 3:1 fino a 1:1. Alcune specie, come le drosere tuberose e le pigmee, traggono giovamento da mix più minerali, composti da sabbia di quarzo, perlite e torba in rapporto 2:1:1.

ALIMENTAZIONE E CONCIMAZIONE: quando vengono coltivate all’aperto, le drosere catturano prede in abbondanza e non necessitano di alcun aiuto. È comunque possibile integrare la loro dieta con un fertilizzante fogliare da applicare una volta al mese. Generalmente va bene usare 1/10 del dosaggio raccomandato in etichetta di un qualsiasi concime universale con microelementi.

Peso 0,2 kg
taglia

L

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