Guida Drosophyllum lusitanicum
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Drosophyllum è una pianta carnivora estremamente affascinante (ed anche profumata), che cattura abbondanti quantità di insetti volanti, come mosche e zanzare. Proviene da un ambiente semi-arido molto diverso da quello della maggior parte delle altre carnivore. Si tratta di una specie piuttosto ostica da coltivare.
SOLE: sole pieno, tutto l’anno. Ha bisogno di almeno 5 ore al giorno di luce solare diretta. Tienilo in pieno sole anche nelle giornate estive più calde e secche.
ACQUA: usa il metodo del sottovaso per annaffiare le giovani piante di drosofillo. Per i primi 6-8 mesi dalla nascita vanno tenute sempre bagnate. Quando si avvicinano alla maturità, non dovrebbero più rimanere “col sedere a mollo” per lunghi periodi di tempo. In primavera e in estate, il substrato delle piante grandi dovrebbe essere lasciato asciugare leggermente prima di annaffiarlo di nuovo. Non lasciare che si asciughi così tanto da far appassire la pianta, ma sappi che il terreno può diventare sorprendentemente secco prima che ciò accada. Un eventuale appassimento danneggerà le radici e farà tornare indietro la pianta nel suo sviluppo. Le piante da fiore dovrebbero essere mantenute ancora più asciutte. Utilizza sempre solo acqua demineralizzata, da osmosi inversa o piovana.
TEMPERATURA: Drosophyllum lusitanicum è una pianta da clima temperato-caldo, tendente al sub-tropicale, il che significa che ha bisogno di estati calde e inverni freschi, ma non freddi. Ove possibile, dovrebbe essere coltivato all’aperto tutto l’anno. Sopporta bene temperature che vanno da 1 a 40°C e può subire leggere e brevi gelate. È consigliabile rientrarlo in casa nei periodi più freddi, in cui la temperatura non torna sopra lo zero durante il giorno.
È fortemente sconsigliata la coltivazione in serretta chiusa o in terrario, poiché soffre molto per l’elevata umidità e la mancanza di ricircolo d’aria. Marcirebbe in breve tempo.
SUBSTRATO: si può usare un mix di torba bionda acida di sfagno, perlite, sabbia di quarzo, pomice e lapillo vulcanico in parti uguali. È fondamentale che il substrato sia molto drenante. Si consiglia l’uso di un grande vaso di terracotta con fori di drenaggio, di almeno 25 cm sia di altezza che di diametro, con uno strato di fondo di solo materiale drenante grossolano senza torba.
Negli ultimi anni stanno prendendo piede i substrati inorganici (principalmente kanuma, kiryuzuna e akadama), grazie ai quali sembra sia possibile coltivare Drosophyllum con minore sforzo, senza preoccuparsi del ristagno.
ALIMENTAZIONE E CONCIMAZIONE: quando viene coltivato all’aperto, il drosofillo cattura prede in abbondanza e non necessita di alcun aiuto. È comunque possibile integrare la sua dieta con un fertilizzante fogliare da applicare una volta al mese. Generalmente va bene usare 1/10 del dosaggio raccomandato in etichetta di un qualsiasi concime universale con microelementi.