Guida Cephalotus follicularis

Il cefalotus è una pianta carnivora estremamente affascinante, coi suoi 2 tipi distinti di foglie (fotosintetiche ed ascidi) ed il suo appetito vorace. In natura cattura grosse quantità di formiche ed altri insetti terricoli. Ecco come coltivarlo al meglio.

SOLE: da mezz’ombra a sole pieno. Ha bisogno di almeno 3 ore al giorno di luce solare diretta. Anche l’illuminazione artificiale con led molto potenti a spettro completo dà ottimi risultati.

Comperando queste piante in un vivaio generico, è comune che molte delle trappole “brucino” e muoiano quando le metti al sole per la prima volta, perché sicuramente sono state tenute all’ombra per un lungo periodo e devono abituarsi ai raggi solari diretti. Ciò non succederà con le piante acquistate da noi.

Se vivi in ​​una zona molto calda, secca e soleggiata, come al centro e sud Italia, potrebbe essere una buona idea ombreggiarlo leggermente nei mesi estivi (ad esempio con del tessuto-non-tessuto) oppure evitare il sole diretto nelle ore centrali della giornata.

ACQUA: tienilo in un sottovaso con qualche centimetro d’acqua, da rabboccare una volta evaporata tutta. Non usare sottovasi trasparenti, che surriscalderebbero eccessivamente l’acqua. In inverno riduci l’apporto idrico, mantenendo il substrato solo umido, per evitare marciumi radicali. Utilizza sempre solo acqua demineralizzata, da osmosi inversa o piovana.

TEMPERATURA E DORMIENZA: Cephalotus è una pianta da clima temperato-caldo, tendente al sub-tropicale, il che significa che ha bisogno di estati calde e inverni freschi. Ove possibile, dovrebbe essere coltivato all’aperto tutto l’anno. Sopporta bene temperature che vanno da 1 a 35°C e può subire leggere e brevi gelate oppure picchi di temperatura elevata fino a 45°C per brevi periodi.

È consigliabile coltivarlo in una serretta esterna, e rientrarlo in casa nei periodi più freddi, in cui la temperatura non torna sopra lo zero durante il giorno. In questo caso però stai attento all’eccessivo calore in primavera e in estate… raggiungere i 60°C lasciando la serretta chiusa è facilissimo, anche ad inizio primavera!

In alternativa può essere coltivato in terrario, con illuminazione e ventilazione adeguate, facendogli saltare il riposo invernale (che non è strettamente necessario).

SUBSTRATO: si può usare un mix di torba bionda acida di sfagno, perlite e sabbia di quarzo, in parti uguali. È anche possibile utilizzare pomice, tufo o lapillo vulcanico. L’importante è che il substrato sia molto drenante. Volendo, si possono usare vasi di terracotta, ma solo se hanno fori di drenaggio.

Negli ultimi anni stanno prendendo piede i substrati inorganici (principalmente kanuma, kiryuzuna e akadama), grazie ai quali sembra sia possibile coltivare Cephalotus con minore sforzo, quasi come fosse una dionea.

ALIMENTAZIONE E CONCIMAZIONE: Quando viene coltivato all’aperto, Cephalotus follicularis dovrebbe catturare prede in abbondanza e non necessitare di alcun aiuto. Essendo però una pianta che beneficia fortemente dalla sua dieta carnivora (probabilmente più di qualsiasi altra), è possibile integrarla con un fertilizzante fogliare da applicare una volta al mese. Generalmente va bene usare 1/10 del dosaggio raccomandato in etichetta di un qualsiasi concime universale con microelementi. Si può anche concimare direttamente in ascidio.

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