Guida Byblis

Le Byblis sono piante carnivore australiane straordinarie, con trappole a colla e bellissime fioriture, ma sono purtroppo poco diffuse in coltivazione. Sono totalmente ricoperte di goccioline di colla che appiccicano principalmente piccoli insetti volanti, come moscerini e zanzare. Ne esistono una manciata di specie, distinguibili in annuali e perenni.

SOLE: da mezz’ombra a sole pieno, tutto l’anno. Hanno bisogno di almeno 3-4 ore al giorno di luce solare diretta. Altrimenti si consigliano luci LED a spettro completo o con temperatura colore di 5000-7000K ad alta intensità, con un fotoperiodo di 12-16 ore.

ACQUA E UMIDITA’: per le specie annuali usa il metodo del sottovaso, ma lascialo asciugare abbastanza di frequente, perché alle byblis non piace stare costantemente col “sedere a mollo”, fatta eccezione per B. aquatica. Per le specie perenni (B. gigantea e B. lamellata) è meglio annaffiare dall’alto, senza ristagno idrico. Utilizza sempre solo acqua demineralizzata, da osmosi inversa o piovana.

L’umidità ideale si aggira attorno al 50-80%.

TEMPERATURA: le Byblis annuali danno il meglio di sé nei climi tropicali, ma la loro natura annuale ti consente di coltivarle all’esterno seminandole a marzo e raccogliendo i nuovi semi in autunno. Sono anche perfette piante da terrario, in cui possono sopravvivere fino a 18 mesi. La temperatura ideale oscilla tra 15 e 35°C, ma sopportano anche temperature al di fuori di questo range.

Le specie perenni sono invece tendenti al clima sub-tropicale, sopportando bene temperature minime di circa 5°C in inverno. È però necessario evitare le gelate. In estate, in natura, sperimentano una sorta di dormienza secca, che però non è necessario replicare in coltivazione.

SUBSTRATO: le byblis prosperano in un mix di due parti di sabbia di quarzo e una parte di torba acida di sfagno. Puoi anche aggiungere una parte ulteriore di perlite, lapillo vulcanico o pomice. Per queste piante non sostituire la sabbia con la perlite.

Si consiglia l’uso di un vaso bello grande (anche di terracotta, con fori di drenaggio), altrimenti le piante cresceranno poco. Si sconsiglia il rinvaso. È invece possibile fare “falsi rinvasi” mantenendo intatto il vecchio panetto di terreno.

Negli ultimi anni stanno prendendo piede i substrati inorganici (principalmente kanuma), grazie ai quali sembra sia possibile coltivare le Byblis con minore sforzo, senza preoccuparsi del ristagno, ma attualmente non abbiamo abbastanza esperienza diretta a riguardo, per cui ancora non ci sentiamo di consigliarli.

ALIMENTAZIONE E CONCIMAZIONE: quando vengono coltivate all’aperto, le Byblis catturano prede in abbondanza e non necessitano di alcun aiuto. È comunque possibile integrare la loro dieta con un fertilizzante fogliare da applicare una volta al mese. Generalmente va bene usare 1/10 del dosaggio raccomandato in etichetta di un qualsiasi concime universale con microelementi.

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